Pensieri di una futura barbona

L'incenso devasta violentemente la tua stanza.
Dopo notti turche, passate al rosso, tutto è silenzio;
la vista si è ottenebrata, cominciamo a vedere donne grasse
che danzano svogliatamente una musica tribale.
D'un tratto da un pacchetto di marlboro sguizza fuori uno spirito,
uno zar virtuale, che pian piano ci sussurra qualcosa in latino antico.
All'improvviso scompare tutto.
La stanza si riannaffia di essenze viola-porpora e di nuovo con aria
depressa, ci si ritrova ancora io e te, nudi nel letto dopo esserci nuovamente fusi.
Lo svarione più asssurdo.

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cara monotonia,
è tutto deprimente
la mia vita, la mia morte
ardo nella voglia di vederla e
del mio parlare del nulla.
Di un vuoto che m'appartiene
vorrei realizzare tante cose,
ma l'unica cosa che mi viene meglio
è sognarle,
sto ferma a vegetare nel mio mondo,
tutto mi passa davanti,
ad una velocità pazzesca.
Non sò, se accettare le minime bellezze,
che sono rimaste in questo inriconoscibile mondo.
Sono ancora disposta ad innamorarmi?
Cercherò la morte in compenso dell'amore?
No! Non è troppo tardi.
Ahimè, sono ancora viva!
Ve lo giuro!
Sì ho pensato di accarezzare la morte,
ma è solo pura fantasia, visto che
la mia religione ama la vita.
Si anch'io amo la vita!
Perchè piangere?
Vedo nei vostri e negli altri occhi
un pò di gioia, amore e speranza;
vi lascerò sognare a voi e al mondo
se solo lo vorrete.
Chiudete gli occhi,
tornate indietro,
non c'è pensiero più soave, che quello dell'infanzia.
Pensate dunque, di donare un bel sogno al vostro futuro.
Voi di queste preoccupazioni non ne avete
perchè ignorate il dolore!
Oh, voi il dolore lo camuffate?
Vedete sto parlando di nulla,
non sono pazza,
ma sono solo innamorata
degli occhi umani e dei vostri.


Keat diceva: La poesia è un ossessione, un incubo!
Non aveva tutti torti!
E' come se non si volesse scrivere,
ma lei spinge contro l'anima.

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Andrea

Il tuo corpo è come una poesia,
che va letta tutta d'un fiato.
Quel dolce sguardo assente,
quelle labbra rosse e carnose....
In un vortice di calore
accarezzo la tua pelle
quel profumo inebriante
me lo sento quasi addosso
ogni mio senso è incantato
una ballata d'emozioni mi blocca
e non riesco più a respirare.
mi hai ucciso
mio dolce amore.
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Mattino freddo

Come rilassa la quiete del mattino
mi avvolge in un candido panneggio
la luna è ancora alta nel cielo,
che freddo, che freddo.....
il vento soffia e mi accarezza il corpo
ormai gelido
non provo più nulla
solo una dolce melanconia.

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Come una bruciatura di sigaretta

sei li che guardi ... che guardi quelle lampade rosse che illuminano quel buco chiamato pub

per un attimo vedi il suo sguardo che penetra lentamente dentro di te

all improvviso senti il suo scarpone che ti penetra il petto...quasi non riesci a respirare

si avvicina con un candid sorriso ... ti prende la mano

la tua pallida pelle comincia ad arrossire

senti caldo...ma non è la birra a doppio malto che ti sei appena bevuta

le lampade sempre più rosse stai per scoppiare vuoi uscire...ma lo squalo ti guarda

esci per prendere aria...ma ti fumi una sigaretta...pensi....sono una cretina

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Vorrei qualcuno che mi ascolti,
vorrei qualcuno che mi racconti;
come posso sperare che qualcuno mi guardi
se non ci sono occhi in questo mondo.
Si vede nero, grigio e rosso....
dopo le catastrofi inaspettate
che ci hanno esiliato nel nulla.
Ricordo ancora....
Quando si odiava la vita.


Settembre 1999

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Sono vecchissime queste poesie ....come diceva Eraclito "tutto scorre"

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