Espressionismo






L’arte dei folli per eccellenza, o come la descrive Hitler l’arte degenerata e deviata e storicamente chiamata Espressionismo. << L’occhio dell’impressionista sente soltanto, non parla ; accoglie la domanda non ne risponde. Invece degli occhi gli impressionisti hanno due paia di orecchi, ma non hanno bocca … Ed ecco l’espressionista riaprire all’uomo la bocca . Fin troppo ascoltato tacendo, l’uomo: ora vuole che lo spirito risponde >>. Così scriveva Hermann Bahr nel 1916 nel libro che si intitola Espressionismo . In poche righe Bahr, indicava le caratteristiche del movimento: una volontà esasperata di comunicazione , di espressione, che si avvale del colore, della linea, del tema stesso della composizione. Contrariamente all’Impressionismo , che si proponeva di elaborare i dati della natura, l’Espressionismo accentuò prevalentemente il ruolo del soggetto, le sue emozioni e la sua interiorità .

Cronologicamente il primo gruppo espressionista è quello francese dei Fauves, che espose a Parigi al Salon d’Automne nel 1905. E’ allora che il critico Vauxcelles ,scorgendo una scultura tradizionale in mezzo alle opere di Matisse, Parquet, Vlaminck pare abbia esclamato : ( fauves ) . Il colore acceso, paragonato dagli artisti stessi a un “ tubetto di dinamite “, il rifiuto delle leggi prospettiche, del volume e del chiaroscuro tradizionali, l’utopia di una natura febbrile e pulsante, sono i principali aspetti espressionistici comuni ai fauves. Nello stesso 1905 si formò a Dresda il gruppo del Ponte ( Die Brùcke ), di cui facevano parte Kirchner, Bleyl, Henckel e successivamente Nolde. Rispetto ai francesi, con cui dimostravano affinità e punti di contatto, i pittori tedeschi rivelavano una derivazione romantica che si sarebbe sviluppata in senso più tragico e talvolta mistico.

Il fauvismo si esaurì presto, intorno al 1907. Più ampia fu la parabola della Brùcke.

Altri artisti comunque manifestarono poetiche parallele a quelle dei due gruppi.

In Austria si possono considerare espressioniste le opere tarde di Klimt e, quelle di Schiele e Kokoschka. A questi vanno accostati gruppi espressionisti, tra cui sono compresi il gruppo del Cavaliere azzurro ( Der blaue Reiter ) nel cui ambito nacque l’astrattismo.

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