L'artista è ...


L'artista è colui che esercita le arti : quali la pittura, la scultura, l'architettura e così via...

Non credo sia esatto!!!! Chiaro l'artista deve esercitare una delle arti, l'essere artista è qualcosa di più complesso. Io di “lavoro” non faccio l'artista, perché io sono un'Artista, l'essere artista è un modo d'essere non una professione. Si crea per se stessi non per gli altri; quello che un'artista tira fuori da dentro lo vomita subito su tela, su d'un spartito ecc ..Come diceva Pollock: “un'artista dipinge quello che è” o forse meglio dire un' artista trasmette quello che ha. Poi ci sono artisti che preferiscono tenere le loro creazioni per se non è per egoismo o forse si … ma comunque il resto degli altri le condivide con il resto del mondo forse per lanciare un messaggio oppure per trasmettere quello che con altri mezzi non riescono a comunicare.
Poi c'è il lavoro su commissione...su questo ho diversi punti di vista!!! Quando accetto un lavoro anche uno che non mi gusta, nella mia mente scorrono le parole di una persona molto saggia che conosco : “ In qualche modo si deve pur mangiare!!!” e quindi non mi faccio problemi e accetto tutte le commissioni che posso tollerare!! Un altro mio pensiero sulla commissione è che per un'artista essa equivale alla prostituzione!!!! Nel nostro caso non vendiamo il nostro corpo, ma ancor più grave la nostra anima e le nostre doti!!! Perché è chiaro (poi io parlo sempre di me e dei miei punti di vista ovvio!!) ogni artista in un'opera lascia un pezzo di se, un pezzo di cuore, un sorriso, una lacrima, ogni esperienza che nella vita ci segna la trasmettiamo sulla tela … un po' come il famosissimo quadro di Dorian Grey ma al rovescio eheheheh :) e pensare che magari un estraneo potrebbe avere libero accesso alla mia “anima” un po mi fa venire la pelle d'oca, per questo motivo che le tele più personali le conservo gelosamente e faccio fatica a venderle anche se le offerte superano il vero valore!!! Poi l'esposizione è tutto un altro discorso, posso esporre qualsiasi cosa da una tela personale al ritratto di mia nonna tanto la gente non vedrà mai la differenza, perché loro non sanno guardare. Sono del parere che prima di quei quei simpaticoni dell'arte concettuale (ma forse anche adesso) i critici si basavano prima sull'estetica dell'opera e sulla tecnica e poi valutavano il significato o le allegorie se erano presenti. Mentre ora potrei presentare una qualsiasi crosta a qualsiasi critico contemporaneo dandogli il significato più assurdo, inventando, ricamandoci su e lui mi direbbe che è geniale!!! Poi ovvio è tutto relativo ci sono degli artisti concettuali che per carità tanto di cappello!!!! I miei preferiti però gli espressionisti e anche quelli della generazione di mister Pollock che utilizzano l'arte come massima espressione e come estensore di se stessi, una protesi immaginaria per l'anima mi piace vederla così :)

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